Sabato 26 ottobre nella Casa della Carità a Lecco si è svolta la prima giornata Inclusione e sicurezza: un percorso comune, un futuro accessibile per tutti e tutte, organizzata dalla Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) di Lecco e promossa dal presidente provinciale Silvano Stefanoni, che ha ospitato esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni con lo scopo di favorire un dialogo su temi legati al futuro dell’accessibilità per le persone con disabilità.
Il congresso, moderato da Virginio Brivio, si è aperto con i saluti istituzionali del Sottosegretario di Regione Lombardia Mauro Piazza, del Consigliere provinciale delegato al Centro impiego, Formazione professionale e Istruzione Antonio Leonardo Pasquini e dall’assessore del Comune di Lecco Emanuele Manzoni.
La Dirigente della Direzione organizzativa VI Lavoro e Centri impiego della Provincia di Lecco Cristina Pagano ha presentato le iniziative dedicate all’inclusione lavorativa del Collocamento mirato, soffermandosi sugli accomodamenti ragionevoli per supportare i dipendenti con disabilità. Un particolare accenno ai crimini d’odio ha portato la riflessione sulla concretezza dei progetti volti a diffondere una cultura inclusiva nei luoghi di lavoro.
A seguito della presentazione di best practice della Provincia di Lecco in tema di integrazione di persone con disabilità sono state introdotte le aziende Technoprobe Spa con l’HR Livio Lamparelli, Ciesseci Spa (marchio Brico Ok) con l’HR Claudia Mangiacavalli e Professione Pulito Srl con la titolare Simona Riva, che hanno portato la loro testimonianza su pratiche di inclusione nel mondo del lavoro.
Sono inoltre intervenuti il Presidente regionale Fand Angelo Achilli e l’architetto Anna Schellino, il Direttore del Servizio Prevenzione sicurezza ambienti di lavoro di Ats Brianza Francesco Genna e per l’azienda Ferinox Sas Giovanni Perondi.
Una forte testimonianza è stata offerta dal racconto di Ester Intini, dell’associazione Gabry nel Cuore, madre di un ragazzo morto a causa di un incidente sul lavoro, che porta la propria testimonianza nelle aziende, ma soprattutto nelle scuole perché ritiene che non sia mai troppo presto per parlare di sicurezza sui luoghi di lavoro.